martedì 23 ottobre 2012

A proposito di fusione, 4 punti 4 per fare chiarezza.

(1) i 250.000 euro di risparmio sui costi della politica si riferiscono a stipendi di assessori, sindaci e gettoni dei consiglieri. In questi non sono inclusi per esempio i minori costi dei segretari comunali. E mi piace sempre ribadire che corrispondono al costo di una sezione di a
silo nido. 
E' bene inoltre precisare che tale cifra tiene già conto dei maggiori emolumenti che percepiranno il sindaco e gli assessori di un comune di 30.000 abitanti rispetto a quelli percepiti dai nostri attuali amministratori. 
Non rientrano in questo calcolo nemmeno le indennità dei responsabili di settore che, inevitabilmente, verrebbero ridotte (riducendosi il numero dei responsabili).
Verrebbero ridotte anche le consulenze esterne (revisore dei conti, avvocato etc etc etc.).

(2) che il massimo regime in termini di gestione delle risorse umane si otterrà entro il medio termine (5-10 anni) è vero..visto che è questo il periodo in cui il personale si assesterà a -15%, ma i 7 milioni di euro del patto di stabilità che la fusione sbloccherà sono nelle casse dei comuni adesso. 
Se, per esempio, essi fossero utilizzati per chiudere i mutui che ad oggi i 5 comuni hanno aperto per finanziare investimenti esistenti, non ci sarebbero più da pagare gli interessi di quei mutui, interessi che gravano, invece, sul capitolo della spesa corrente, quello cioè delle spese ordinarie. 
Ed è adesso anche la priorità nei bandi (quindi pecunia per fare qualcosa) nonché la rinnovata capacità di progettazione che al momento latita..visto che gli uffici sono impegnati a mandare avanti l'ordinaria amministrazione e la progettualità se la tengono per i ..."momenti morti". 

(3) mi si può dire che con la legge Calderoli il personale verrebbe comunque ridotto (1 assunzione ogni 5 pensionamenti) MA o si sceglie di chiudere uffici e togliere servizi oppure il buchi di personale vanno colmati (solo i comuni che hanno le risorse per farlo e finché le hanno) con esternalizzazioni o cooperative..ergo..il personale diminuirebbe ma i costi aumenterebbero. Con il surplus di personale generato dalla fusione dei comuni la fisiologica riduzione sarebbe funzionale non disfunzionale.

(4) l'eventuale nuovo comune va pensato come un Comune in Rete. Non è nelle intenzioni di nessuno costruire un nuovo palazzo di cristallo. Ci sono sul territorio edifici di proprietà pubblica che sono perfetti per ospitare gli uffici. Sono perfetti anche i 5 uffici del sindaco che il nuovo primo cittadino può utilizzare a rotazione, e le 5 sale consiliari in cui si possono svolgere i consigli comunali a rotazione. Questo è il mio modo di vedere il nuovo comune e non solo il mio. E magari trovando due soldi per sistemare gli edifici comunali che hanno costi di manutenzione assurdi per via di infissi classe zero, o per fare un piano energetico comunale si arriverebbe a spendere decisamente meno".



Federica

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