giovedì 6 agosto 2015

Aperitivo, chiacchere e bilanci. L'arrivederci di Macca.

In questo momento mi sento un po' come un "non più giovane", uno di quelli che si siedono sulla panchina alla sera con gli amici e iniziano a pensare: "Quando eravamo giovani noi, l'Italia era migliore...noi sì che eravamo bravi...ti ricordi di quella volta che, animati da tantissime energie, abbiamo iniziato a muovere i primi passi?".

Eravamo in 4, 4 amici al bar, anzi..alla Sala Mimosa, e decidemmo di provare a cambiare il mondo, di parlare con i nostri amici di politica. Ma eravamo un po' abbandonati a noi stessi.
Tempo due anni e riuscimmo a fondare i "Giovani Democratici della Valsamoggia" così da cambiare la prospettiva e ragionare in grande, perché noi giovani facciamo sogni grandi e guardiamo orizzonti lontani.
Mai ci fu scelta migliore di questa. Inglobammo nuove forze che diedero nuova linfa, ci aiutarono a dare voce alle idee e a realizzare tanti progetti. In quel momento mi si chiese di guidare quei ragazzi e ne fui veramente orgoglioso.
Eravamo forti e carichi: la 1° festa GD, la Campagna sulla violenza sulle donne, i Valsamoggia Lab, "Non solo insulti", la 2° festa GD, la Campagna pro fusione (il robot che diceva: "Fusione!" mi fa ancora ridere), la Campagna sul potere del voto, la 3° festa GD, la campagna "Votagiovane", il #gdtour, le belle discussioni affrontate alle Feste dell'Unità (Monteveglio, Calcara, Cà Bortolani) sono alcuni esempi di tutto quello che abbiamo realizzato noi, Giovani Democratici della Valsamoggia, in questi anni.

Però la più grande soddisfazione che porto nel cuore è essere riusciti ad entrare nel governo del nostro paese, aver portato la voce dei nostri coetanei attraverso tre consiglieri comunali e tanti consiglieri di municipalità.
Sì, ormai siamo cresciuti, ci siamo formati nella giovanile e abbiamo ottenuto un sacco di soddisfazioni dal nostro lavoro... ora però bisogna cambiare marcia, ci vuole gente nuova, giovani che parlano con i giovani.

I "non più giovani" erano ancora su quella panchina che ricordavano le grandi gesta, quando passò un ragazzo pieno di energie, si avvicinò al gruppetto e si mise ad ascoltarli, per poi alzare la mano e dire: "Ma se portassi avanti io le vostre idee?" Non un attimo non un esitazione: perché no?

Il vecchietto alzò la testa felice del suo passato, felice di aver trovato il suo successore, si alzò con un sorriso, gli diede una pacca sulla spalla e si girò tornando verso casa, verso la sua famiglia, gli amici, sicuro di aver lasciato in mani sicure il suo tesoro.

Il racconto finisce qui anche se prendo ancora pochissime righe per ringraziare tutti, e dico tutti, i ragazzi: dai GD Crespellano-Calcara (i 4 amici al bar), alla Fede e alla Vale, la nuova linfa, la base del reale salto di qualità. E infine Alberto Aitini, il segretario della Provincia che tutti vorremmo, quello che da fratello maggiore ci ha aiutato nei tanti momenti di bisogno rimanendo sempre pronto ad ascoltarci e con lui tutta la Segreteria. Grazie a loro ho poi conosciuto gente molto competente con cui mi sono sempre trovato bene, a partire da quei "pazzi" di San Giovanni in Persiceto e di Crevalcore. Insomma ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto e che hanno fatto in modo che i GD Valsamoggia abbiano avuto questi grandi risultati.
Ancora per un anno sarò lo zaino di conoscenza, il bastone su cui il mio nuovo segretario potrà sempre appoggiarsi, e quello che ho imparato in questi anni lo porto con tanta energia nella mia nuova attività amministrativa. In Valsamoggia abbiamo una grossa sfida da affrontare, e noi giovani amministratori ancor più grande, dovendo dimostrare che la fiducia che ci è stata data è stata riposta bene.
Grazie ancora e auguri a Luca!

Macca

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